In sostanza Malraux genera attraverso i fatti un'immagine di sè un po' controversa e ci tengo terminare la breve descrizione dell'autore con le parole di Robert Mallet che regalano, a mio avviso, una precisa istantanea del personaggio in questione.
"Prima è l'immagine dell'esploratore-esteta che un temperamento di contestatore generoso, trasforma in immagine di militante politico. Questi, tentato dalla rivoluzione comunista, modella l'immagine nuova del combattente internazionale che dall'azione avventurosa in Estremo Oriente passa all'azione più ponderata in Spagna. Viene la guerra del 1939, e come è naturale, la lotta contro il fascismo si fonde con la lotta contro l'invasore della patria...veste l'uniforme di ufficiale. E quando sulla Francia incombono gli anni neri, torna ad essere il civile che senza uniforme si impegna nella lotta clandestina...l'immagine si tramuta allora in quella del partigiano il cui eroismo si assomma e ravviva gli ardori dell'avventuriero. L'avventura lo conduce fin quasi alla morte. ....." ("Nouvelle Revue Francaise", numero 295, luglio 1977) (Tratto dalla prefazione di Renata Pisu del libro "La condizione umana" edito da Tascabili Bompiani).
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