lunedì 14 aprile 2014

Chi è André Malraux?

André Malraux, scrittore e politico francese, nacque a Parigi nel 1901 e morì nel 1976, a Créteil.
Sin dalla più tenera età si è interessato alla cultura e all'arte orientale, tanto che i suoi primi studi vengono segnalati presso l' "Ecole des Langues orientales", situata nella sua città d'origine, la bella Parigi della quale apprezzerà, soprattutto durante il periodo dell'adolescenza, gli splendidi salotti artistici.
Sposato con Clara Goldschmidt, ricca ereditiera di una famiglia di origini tedesche, riuscì a dilapidarne il patrimonio grazie ad alcuni errati investimenti in borsa. A causa di questo fatto avvenne l'incontro del giovane Malraux con l'Asia e l'Oriente. 
Per tentare di recuperare una parte del denaro perduto organizzò una spedizione archeologica in Indocina, con lo scopo di sottrarre dai sontuosi templi asiatici del luogo alcune delle fortune racchiuse al loro interno. 
Fu così che venne incarcerato insieme alla moglie per il furto di un bassorilievo e condannato a tre anni di carcere. Senza l'intervento di alcuni amici e conoscenti francesi che dopo pressioni sul governo dell'Indocina riuscirono a riportarlo in patria, il giovane e inesperto Malraux avrebbe trascorso tre anni della sua gioventù dietro alle sbarre di una prigione.
Dopo questa prima avventura/sventura, rimasto impressionato dalla bellezza asiatica decise di tornare in Indocina come giornalista e lì fondò un giornale di opposizione al governo coloniale francese. Durante questi anni di intensa attività giornalistica entrò a contatto con gli ambienti e i personaggi che gli avrebbero fornito le idee per il suo romanzo più famoso, proprio quello che stiamo prendendo in esame, "La condition humaine". 
In realtà la figura di Malraux (dal punto di vista della sua onestà intellettuale riguardo la conoscenza della Cina da lui descritta) è circondata da un alone di sospetto; quasi tutti i suoi racconti (raccolti nelle "Antimémoires", 1967)  riguardo ad incontri (anche in veste di ufficiale francese) con autorità cinesi sono stati smentiti o comunque ridimensionati dai testi degli stenografi ufficiali cinesi divulgati in una pubblicazione delle Guardie Rosse intitolata "Viva il pensiero di Mao Tse-tung!".  

Segue......

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